VITERBO – (An. Ar.) ''Sì, ho visto Serra. E' stato un incontro interessante dal punto amministrativo'', dice Leonardo Michelini in trench inglese, beccato ieri sera in centro insieme alla vice Ciambella. E qui siamo all'interpretazione dei sogni: cosa vuol dire amministrativo? Che la questione politica sia già stata risolta, magari ai piani alti? Che siamo già alle trattative per il nuovo programma di maggioranza e magari per la nuova giunta? Ah, saperlo.

Fatto sta che la soluzione della crisi imposta dai vertici nazionali del Pd (che non tollerano un disastro viterbese alla vigilia delle elezioni amministrative) va di corsa. E forse non avrà bisogno neanche della ''benedizione'' del vicepresidente nazionale del partito Guerini, invitato alla direzione provinciale di venerdì. Se l'ex sindaco di Lodi dovesse venire, sarebbe davvero un momento storico: il braccio destro di Renzi che si scomoda per scendere in provincia. Se invece dovesse dare buca – come dicono in molti – vorrebbe dire che la questione Viterbo è già stata risolta al Nazareno una settimana fa. E ognuno degli attori locali (da Fioroni a Sposetti a Panunzi) sa già cosa fare. Se poi Michelini durerà fino alla fine della legislatura, fino al 2018, è tutto da vedere e non è neanche argomento urgente, visti i problemi che sta vivendo anche il centrodestra.

Intanto ieri si è tenuta l'ennesima riunione di giunta. Oltre alle consuete assenze delle assessore Perà e Troncarelli, mancava anche Raffaela Saraconi. Presto si tornerà in consiglio (chiesto dalle opposizioni): lunedì la riunione dei capigruppo dovrà decidere le date.